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È una Regione per giovani? — Giovazoom

È una Regione per giovani? — Giovazoom

Quali sono e quanto sono efficaci le politiche regionali rivolte alle giovani generazioni? A nove anni dall’approvazione della legge 14 del 2008 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”, l’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna e quello al Welfare hanno deciso di fare un bilancio insieme a operatori, Informagiovani e Spazi di Aggregazione, amministratori, ragazze e ragazzi.

Per presentare quanto è stato fatto fino ad ora ma, soprattutto, per raccogliere idee e proposte, per capire cosa ha funzionato e cosa deve essere migliorato in futuro.

L’incontro, organizzato grazie alla collaborazione del Comune di Modena e di Er.Go, si è svolto lo scorso 15 dicembre nella Residenza Universitaria San Filippo Neri della città emiliana. Ad aprire i lavori della mattinata sono intervenute la Direttrice di Er.Go Patrizia Mondin e l’Assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Modena Irene Guadagnini. Il compito di incalzare gli Assessori e di raccogliere le proposte e le domande dei presenti è stato affidato a Enrico, giovane giornalista della webradio giovanile Radio 5.9. Un’esperienza bellissima, nata a Cavezzo subito dopo le scosse del terremoto del 2012, grazie all’impegno di alcuni giovani. 

Politiche educative e di welfare per l’infanzia e l’adolescenza

La Vicepresidente e Assessora al Welfare e alle Politiche Abitative Elisabetta Gualmini ha presentato più nel dettaglio, alcune politiche regionali rivolte alle giovani generazioni in ambito sociale: le risorse destinate al Servizio Civile Regionale, il bando per l’adolescenza, gli interventi per contrastare il cyberbullismo e la dipendenza dai media e dal gioco, il contributo assegnato ai giovani per l’acquisto della prima casa. Sul piano invece più prettamente socio-sanitario la responsabile dei consultori di Modena e Castelfranco Emilia Paola Picco ha parlato del progetto, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, di educazione alla salute partecipata e condivisa, la peer education. Alcuni giovani, opportunamente formati, danno ai loro coetanei i consigli e gli strumenti necessari per preservare la propria salute sessuale e riproduttiva. Francesca Gaia Vacca, giovane peer, è intervenuta per raccontare la sua esperienza.

I ragazzi e le ragazze che hanno un problema o sentono il bisogno di parlare del proprio corpo possono poi rivolgersi allo Spazio Giovani più vicino a loro. Si tratta di un servizio, sostenuto dalla Regione, completamente gratuito, ad accesso libero e diretto e senza appuntamento. Vi si trovano gli operatori normalmente presenti nei consultori ma anche psicologi e andrologi. 

Politiche giovanili e a sostegno della creatività e dell’occupazione

Ma gli interventi della Regione sono anche molti altri. Nel campo della formazione, della promozione di nuova e buona occupazione, per sostenere la nascita e la crescita di startup e imprese giovanili, anche nel settore creativo e culturale, per informare i giovani sulle opportunità presenti.
L’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti ha parlato di queste politiche che intrecciano creatività e formazione, spazi di aggregazione e informagiovani, passioni e nuove professioni.
Un esempio tra tutti: sulla filiera produttiva del cinema e dell’audiovisivo la Regione ha investito molto negli ultimi anni e i risultati sono straordinari: le produzioni cinematografiche hanno prodotto una ricaduta di 13 milioni di euro sul territorio. Tre milioni di euro sono stati investiti per formare e specializzare addetti del settore come tecnici delle luci, della regia, del suono e sono stati prevalentemente i giovani a seguire questi percorsi formativi.

Dalla teoria, alla pratica. Tante le esperienze concrete di progetti, sostenuti dalla Regione, per promuovere la creatività e la formazione dei giovani. Nel corso della mattinata sono interventi alcuni ragazzi che stanno frequentando un laboratorio di videomaking. Si tratta del progetto “Urban Video”, organizzato dal Centro Musica del Comune di Modena. Un percorso che, oltre a fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie per diventare videomaker, punta a valorizzare le peculiarità e le naturali predisposizioni di ogni singolo partecipante. Per raccontare meglio questa esperienza i ragazzi e le ragazze del corso hanno realizzato un breve video. 

Da un corso per videomaker si è poi parlato di un vero e proprio film, con la proiezione del trailer de “Gli Asteroidi”. Un’opera prima che ha già riscosso un grande successo, di pubblico e critica, e che è stata realizzata grazie al contributo della Film Commission Emilia-Romagna. Infine, con la proiezione del video “Il film per tutti” siamo entrati all’interno del nuovo Distretto del Cinema di Parma, uno spazio fortemente voluto dal Comune e sostenuto dalla Regione.

La Regione sostiene poi direttamente i centri di aggregazione e gli Informagiovani. Spazi che negli anni hanno vissuto una vera e propria trasformazione per riuscire a dare sempre di più le risposte necessarie alle giovani generazioni. Tante le esperienze raccolte nel corso della mattinata, come quella di Eleonora Maccaferri del Centro di Aggregazione di Modena “Il Ponte” che offre un servizio educativo e di supporto psicologico ai giovani e alle loro famiglie. Eleonora, che ha discusso, nelle settimane precedenti, con i ragazzi dello spazio le politiche regionali rivolte alle giovani generazioni, ha sottolineato l’importanza di quelle legate all’educazione alla cittadinanza.

Hanno seguito il dibattito e sono intervenuti in collegamento l’Informagiovani Multitasking di Bologna e l’Informagiovani di Ferrara. Il primo è un laboratorio frequentato tutti i giorni dai giovani e ha una formula particolare: le informazioni vengono fornite “dai giovani per i giovani”. Qui, infatti, gli operatori sono costantemente affiancati da ragazzi, tirocinanti e volontari del Servizio Civile.
L’Informagiovani di Ferrara lavora moltissimo con i giovani che sono alla ricerca di un’occupazione o di un’esperienza formativa finalizzata al lavoro. Svolgono colloqui frontali con i giovani e incontri nelle scuole. Hanno un’utenza molto variegata che va dai neodiplomati a giovani che hanno abbandonato la scuola, dai neolaureati a migranti. Da quattro anni portano avanti un progetto rivolto ai NEET che è finanziato anche dalla Regione Emilia-Romagna. In cinque o sei mesi, con una serie di incontri, cercano di rimotivarli e fornire gli strumenti di cui hanno bisogno per entrare nel mercato del lavoro. Alla fine del percorso viene offerta la possibilità di svolgere un’esperienza lavorativa di due mesi retribuita.

Un esempio di come l’innovazione in questi anni sia entrata all’interno dei centri di aggregazione giovanile è lo spazio ON/OFF di Parma. Oltre a mantenere le attività legate all’educativa e all’aggregazione è infatti anche uno spazio di coworking, un fab lab specializzato nella fabbricazione digitale, uno studio di registrazione.

Collegati in diretta con gli Assessori Gualmini e Mezzetti i giovani di ON/OFF hanno lanciato alcune sollecitazioni: intervenire per aiutare dal punto di vista formativo gli educatori presenti negli spazi che, diversamente dal passato, devono essere ora degli animatori di community collaborative, luoghi in cui si fondono innovazione sociale e innovazione tecnologica.
Tra le altre sollecitazioni arrivate dai giovani nel corso della mattinata i temi più urgenti su cui gli Assessori sono stati chiamati a rispondere e ad investire ancora di più per il futuro sono stati il lavoro, il sistema dei tirocini e di Garanzia Giovani, il caro affitti.

Esperienze di protagonismo e volontariato

Nel corso della mattinata hanno preso la parola anche i ragazzi che hanno fatto un’esperienza diretta di volontariato e di protagonismo. Come Ilyass El Jabrani, di 24 anni, in Italia da 12 anni. Ha iniziato con YoungERcarda svolgere un’attività di doposcuola, insegnando l’italiano ai bambini appena arrivati in Italia e aiutando gli adolescenti a migliorare la conoscenza della lingua e a svolgere i compiti. Adina Juic, di 22 anni, è invece una care-leavers, nel senso che ha vissuto parte dell’infanzia fuori dalla famiglia e al compimento del diciottesimo anno di età è diventata autonoma. Ora Adina partecipa ai progetti dell’ Associazione di care leavers Agevolando, come quello di un network che mette in relazione molti giovani di cinque regioni diverse (Emilia-Romagna, Sardegna, Piemonte, Campania e Veneto) impegnati sul tema dell’ accoglienza. “Mi sento di promuovere la partecipazione dei giovani – ha affermato – perché collaborare è il modo più efficace per trovare delle alternative che possono essere utili a tutti per vivere meglio”. 
Lorenzo Basile, oltre a essere impegnato in un progetto di accoglienza di richiedenti asilo, è anche rappresentante del Servizio Civile in Emilia-Romagna. “Questa esperienza  – ha spiegato Lorenzo – può aprirti diverse possibilità. Se lo fai da giovane può offrirti un orientamento nella scelta degli studi, mentre se lo fai al termine del percorso di formazione ti puo dare delle informazioni utili per l’accesso nel mondo del lavoro perché permette acquisire competenze non solo tecniche ma anche trasversali e relazionali”. 

La proposta che Ilyass, Adina e Lorenzo hanno rivolto alla Regione è una sola, in sostanza: continuare a promuovere la partecipazione dei giovani e sostenere con sempre maggiore forza la collaborazione tra tutte le realtà di volontariato e protagonismo presenti.

L’Emilia-Romagna è una Regione per giovani? 

Una mattinata ricca di riflessioni, utile per costruire meglio le politiche future, per fissare le priorità. “C’è una grande ricchezza di esperienze, di percorsi, di progetti. E c’è soprattutto una comunità – conclude l’Assessore Mezzetti -. Chi oggi opera nel campo delle politiche giovanili ci mette passione, entusiasmo, appartenenza. Ha costruito un legame forte con i ragazzi e e le ragazze che coinvolge, condivide le loro paure e le poro passioni. Potremmo quindi rispondere che sì, la Regione Emilia-Romagna è una regione per giovani? Non ancora, non del tutto. Quel punto interrogativo che abbiamo inserito nel titolo dell’iniziativa di oggi va mantenuto, perché è necessario come stimolo per guardare sempre avanti e offrire nuove opportunità, soprattutto ai tanti giovani che sono alla ricerca di un lavoro o che vogliono costruirsi un futuro in modo autonomo e indipendente”.

Per approfondire: 

Sulla pagina Facebook di Giovazoom trovate la registrazione video integrale della mattinata, con tutti gli interventi. Qui di seguito i link: 
#1. Politiche educative e di welfare per l’infanzia e l’adolescenza
#2. Politiche giovanili e a sostegno della creatività e dell’occupazione
#3. Parola ai giovani che hanno fatto esperienze di protagonismo e volontariato
#4. Collegamento con spazio ON/OFF di Parma e conclusioni

Guarda il programma (pdf, 12.2 MB) dell’iniziativa

Fonte: È una Regione per giovani? — Giovazoom