Etichettatura errata del pesce: il PE chiede un forte sistema di tracciabilità | Attualità | European Parliament
Etichettatura errata del pesce: il PE chiede un forte sistema di tracciabilità | Attualità | European Parliament
Nella risoluzione approvata giovedì, i deputati hanno chiesto un sistema di tracciabilità forte per tutti i prodotti ittici venduti nei ristoranti e nei negozi europei, per prevenire casi di etichettatura non veritiera. Un’affidabile politica di etichettatura del pesce UE aumenterebbe a sua volta la fiducia dei consumatori e lo sviluppo economico del settore della pesca europeo.
I deputati esprimono preoccupazione per i risultati di vari studi che mostrano livelli significativi di etichettatura scorretta dei prodotti ittici venduti sul mercato UE. Invitano gli Stati membri a rafforzare i controlli nazionali, anche dei prodotti ittici non trasformati destinati al settore della ristorazione e della gastronomia, per contrastare le frodi e individuare la fase, all’interno della catena di approvvigionamento, in cui il pesce è oggetto di etichettatura erronea.
La risoluzione non legislativa è stata approvata per alzata di mano.
Un sistema di tracciabilità forte
Il Parlamento è favorevole alla creazione di un sistema solido di tracciabilità, dallo sbarco al consumo, che infonda fiducia ai consumatori e rafforzi il mercato UE. I deputati invitano la Commissione europea a sfruttare il potenziale del codice a barra con il DNA per contribuire a identificare le specie.
Etichettatura a livello di UE
Il Parlamento chiede alla Commissione di valutare i vantaggi della creazione di un sistema di etichettatura a livello UE, che dovrebbe assicurare la trasparenza e la credibilità del processo di certificazione e fornire informazioni comprensibili, verificabili e precise.
Una solida politica di etichettatura europea nel settore della pesca costituirebbe un elemento fondamentale per stimolare lo sviluppo economico delle comunità costiere, riconoscendo le migliori pratiche di pescatori e mettendo in evidenza la qualità dei prodotti che forniscono ai consumatori.
Confusioni esistenti per le zone di pesca dell’UE
Il Parlamento infine invita la Commissione a correggere la confusione causata dall’attuale obbligo di etichettatura UE, basata sulle zone e sotto-zone definite dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), che si rivela particolarmente problematica nel caso delle catture in talune sotto-zone della zona 27 dove, tra l’altro, la Galizia e il Golfo di Cadice sono etichettati come “Acque portoghesi”, il Galles come “Mare d’Irlanda” e la Bretagna come “Golfo di Biscaglia.
Nota per i redattori
Il piano di controllo del 2015 della Commissione europea per valutare la prevalenza sul mercato di pesce bianco etichettato in modo errato mostra, per quanto riguarda le specie oggetto della dichiarazione, un livello di conformità nel 94% dei campioni prelevati. Tuttavia, per alcune specie, i livelli di non conformità si sono presentati molto alti. Il tasso del 6% è considerato relativamente basso rispetto ad altre analisi più ristrette negli Stati membri.
Un recente studio condotto da un’ONG ha denunciato casi allarmanti di etichettatura errata del pesce servito nei ristoranti di Bruxelles. Lo studio, basato su test del DNA, rivela che circa un terzo delle etichettature sui pesci esaminati presenta errori.
Procedura: risoluzione non legislativa
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