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Bioplastiche: via libera al loro utilizzo nei monouso

È degli ultimi giorni la notizia del via libera concesso dal Senato all’utilizzo delle bioplastiche nei monouso.

Abbiamo già parlato di quanto sia importante prestare attenzione alle piccole abitudini ed eliminare gli oggetti usa e getta per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

Il disegno di legge di delegazione europea è stato approvato a fine ottobre in Senato per recepire la direttiva Single Use Plastic dell’Unione europea.

Quello di utilizzare le bioplastiche nella produzione di contenitori e prodotti monouso rappresenta un ulteriore step in avanti verso una tutela più consapevole e fattiva dell’ambiente.

Il disegno di legge di delegazione europea n. 1721Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019” è ora passato all’esame della Camera.

Al suo interno sono previste significative misure a tutela dell’ambiente, quali l’utilizzo di plastiche biodegradabili e compostabili in sostituzione della plastica di cui sono composti i bicchieri, i piatti e in generale tutti i contenitori monouso, che sono a contatto con gli alimenti.

In particolare, le bioplastiche biodegradabili e compostabili saranno utilizzate per quegli alimenti per i quali non è possibile ricorrere ad altri materiali.

Si tratta di una misura ambientale davvero importante e che avrà non poco peso nel contrastare l’utilizzo delle plastiche e dei materiali monouso.

Inoltre, in questo modo, sarà possibile dare anche maggiori certezze alle imprese che operano nel settore, in quanto producono o utilizzano contenitori per alimenti monouso.

SUP per bioplastiche: prodotti usa e getta vietati

La direttiva europea Single Use Plastic (SUP) è stata approvata nel 2019 dal Parlamento europeo e ha introdotto il divieto di vendere una serie di prodotti e oggetti usa e getta considerati nocivi per l’ambiente e di ostacola al corretto smaltimento dei rifiuti, andando ad incrementare la quantità di rifiuti non differenziabili.

Tra questi, la direttiva SUP indica in modo specifico il divieto di vendita di:

  • bastoncini cotonati utilizzati per la pulizia delle orecchie, salvo alcune eccezioni;
  • piatti e posate monouso e usa e getta, come forchette, cucchiai, coltelli e bacchette;
  • cannucce di plastica monouso;
  • mescolatori per bevande e palloncini, salvo che siano necessari ai fini industriali o professionali;
  • articoli monouso realizzati in plastica oxodegradabile;
  • contenitori con o senza coperchio composti da polistirene espanso (ESP) per il consumo immediato o per l’asporto o la consegna, quindi per fast food, take away e delivery; è il caso di vaschette o tazze, con relative chiusure, realizzati per alimenti;
  • contenitori per bevande e tazze in polistirene espanso (ESP).

Per quanto concerne l’utilizzo dei bicchieri di plastica, invece, la direttiva SUP non ha previsto limiti specifici.

Bioplastiche: i contenitori per alimenti di FirstPack

L’alternativa saranno i contenitori per alimenti e bevande realizzati in materiali ecosostenibili e in bioplastiche, come quelli prodotti da FirstPack.

Nello specifico, questi prodotti ecosostenibili sono realizzati con appositi materiali rispettosi della natura e dell’ambiente, come:

  • amido di mais, che convertito in poliestere termoplastico risulta rigido come la normale plastica e, in più, compostabile;
  • bambù, la pianta a più rapida crescita sul pianeta, che non richiede sostanze chimiche per la sua trasformazione;
  • legno;
  • canna da zucchero, derivante dai residui naturali della raccolta della canna da zucchero; prima considerato inutile e perciò distrutto, ma ora ne sono utilizzati gli scarti, rendendolo un materiale biodegradabile e compostabile;
  • carta e cartone, naturali, riciclabili e più economici ed ecologici rispetto alla plastica;
  • plastica riciclata e plastica riciclabile, il PET o polietilene teraphthalate è una plastica derivante un’industria di riciclaggio e costituita da combustibili fossili; è riciclabile più volte e ha un ridotto impatto sull’ambiente.