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L’ampliamento dell’Università di Calgary: il Canadian Natural Resources Limited Engineering Complex

L’ampliamento dell’Università di Calgary: il Canadian Natural Resources Limited Engineering Complex

  • scritto da Maria Laura DAlvano
  • categoria Nel Mondo

La Schulich School of Engineering, rinomata facoltà di ingegneria dell’Università di Calgary, dal 2016 può farsi vanto del Canadian Natural Resources Limited Engineering Complex, un complesso dedicato allo studio e all’approfondimento delle energie rinnovabili e delle tecnologie a loro deputate, che va a completare il polo universitario.

Il Canadian Natural Resources Limited Engineering Complex, progettato da Diamond Schmitt Architects in joint collaborazione con lo studio Gibbs Gage Architects, accoglie oltre 4500 studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo in uno spazio innovativo e modernizzato all’interno del campus esistente, per un totale di 29.300 mq circa.

L’obiettivo comune di committenza e progettisti era quello di migliorare qualità e fruizione dei circa 11.000 mq di spazi per insegnamento, ricerca, uffici amministrativi e spazi di supporto ampliandoli con 183.000 mq che vanno ad inserirsi nel complesso esistente. Il progetto, durato sette anni e articolato in più fasi, si è svolto in esercizio, con le strutture esistenti completamente occupate.

Allo stesso modo si è cercato di migliorare e promuovere la circolazione pubblica al suo interno e fornire alla scuola un polo sociale centrale, che sia il fulcro della vita universitaria. L’atrio centrale è vissuto dagli studenti, allestito con sedute colorate a forma di X e O dello studio olandese Feek. L’atrio inoltre si trasforma in anfiteatro connettendosi al seminterrato e aprendosi così sul giardino.

 

Molti degli elementi del sistema impiantistico del progetto di Diamond Schmitt Architects e Gibbs Gage Architects sono lasciati esposti e celebrati diventando elementi centrali dell’estetica dell’edificio e strumenti didattici per gli studenti.

Il collegamento con l’edificio preesistente è sottolineato dalla valorizzazione di molte parti significative del vecchio rivestimento prefabbricato, lasciate nel progetto, quasi come un elemento “archeologico” all’interno del nuovo atrio.

Un’altra importante caratteristica del progetto del CNRLE è la massima flessibilità all’interno degli spazi, per far fronte a eventuali cambiamenti di funzione e per prolungarne la vita utile. Lo spazio è stato accuratamente organizzato per permettere numerose configurazioni diverse. Gli architetti inoltre hanno spostato i laboratori ai piani superiori in modo da rendere più breve il percorso delle canalizzazioni verso la copertura. 
A nord e a sud ad esempio troviamo due teatri da 240 posti che ancorano l’espansione al vecchio edificio e risultano spazi flessibili che possono ospitare conferenze ed eventi o essere spazi espositivi.

L’ampliamento della Schulich School of Engineering dell’Università di Calgary, costato 174 milioni di dollari, è concepito per massimizzare la nuova area all’interno del vecchio complesso, limitando le nuove superfici esterne, la maggior parte delle quali sono vetrate. Il prospetto a sud, da cui si apre l’atrio, è una vetrata di quattro piani, con pannelli di vetro tintometrico dinamico, che si scuriscono a seconda dell’intensità del sole, evitando l’abbagliamento e il surriscaldamento, così da garantire il comfort interno.

Dal punto di vista sostenibile, gli architetti hanno reso i pannelli del rivestimento elettrocromatico programmabili, con una grafica che si muove e danza sulla facciata. “L’abbiamo programmato per passare attraverso una sequenza impostata due volte al giorno, con la colorazione che lentamente si dissolve con il passare del tempo “, afferma David Dow della Diamonds Schmitt Architects.

Inoltre, il complesso ha ottenuto la certificazione LEED di livello Gold.

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  • pubblicato Gio 11 Gennaio 2018
  • crediti fotografie © Ed White | © Copyright 2017 Read Jones Christoffersen Ltd. | © 2017 Ucalgary
Maria Laura DAlvano

Maria Laura DAlvano

Architetto, nasce, cresce, studia e lavora a Roma. Da piccola giocava con i mattoncini di suo fratello, da grande si è appassionata alla tecnologia e alla bioclimatica applicata alle costruzioni. Viaggiatrice nel tempo libero, adora la musica e i concerti, lo sport, il cinema e si diverte in cucina.

Fonte: L’ampliamento dell’Università di Calgary: il Canadian Natural Resources Limited Engineering Complex