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Perdita della podestà genitoriale: cos’è e come funziona

La perdita della podestà genitoriale è un processo molto complesso. Non avviene sempre durante il divorzio, ma solo in casi veramente gravi e soprattutto in caso di separazioni non consensuali o di divorzi con colpa.

Ognuno delle parti avrà il suo avvocato divorzista Verona, le sue richieste e delle prove atte a dimostrare che la controparte non è in grado di essere un genitore affidabile. Cos'è la podestà genitoriale e come si può perdere?

  1. Perdita della podestà genitoriale: cos'è

La podestà genitoriale si chiama anche responsabilità genitoriale. Nel codice civile, è la responsabilità che i genitori hanno sui figli. Si chiama diritto-dovere perché i genitori sono rappresentanti dell'interesse dei figli, ma hanno anche dei doveri, come mantenerli e provvedere alla loro educazione.

In passato, questo dovere era riferito solo al padre, per cui si chiamava patria podestà. Oggi, invece, c'è stata un'evoluzione, che vede entrambi i coniugi coinvolti. Così, ora il nome giusto è podestà genitoriale.

La normativa è l'art.316 del Codice Civile, con successiva modifica del decreto legislativo n.154/2013 che parla di responsabilità genitoriale invece di podestà.

In caso di riconosciuta cattiva condotta da parte di uno dei genitori, l'altro può chiedere che la responsabilità genitoriale venga sospesa.

  1. Perdita della podestà genitoriale: come funziona e cosa fare

Per poter chiedere questa revoca, si deve dimostrare che la persona abbia:

  • abbandonato o trascurato i figli;

  • non abbia adempiuto agli obblighi di legge sui figli (mantenimento, educazione, istruzione);

  • abbia abusato dei suoi poteri (per esempio, picchiando i figli);

  • nel caso il genitore abbia condotte immorali (se ha già commesso reati gravi) e si vuole evitare che possa in qualche modo influenzare il figlio.

La parte che chiede la revoca dovrà dimostrare una o più di queste accuse. Invece, la parte che si difende deve dimostrare che le accuse sono infondate.

Il giudice dovrà poi decidere. Se decide a favore della persona che ha chiesto la revoca, si procede alla perdita della podestà genitoriale. Invece, se le accuse si rivelano infondate, la persona viene reintegrata. In ogni caso, resta l'obbligo di mantenimento dei figli.

  1. Confrontarsi con l'avvocato

Quando avviene una richiesta del genere, è bene confrontarsi con l'avvocato, anche perché probabilmente saranno ascoltati anche i figli. Poi, in situazioni dove i coniugi non trovano l'accordo e il giudice ritenga entrambi non in grado di gestire le responsabilità sui figli, si possono aprire anche procedure di affido e di adozione, dovute al fatto che i genitori non sono in grado di agire nell'interesse del minore.

In questi casi, la sentenza non è mai a favore di un coniuge o dell'altro, ma a favore del minore.

  1. Gestire la questione con i figli

Questa eventualità si dovrebbe verificare quando ci sono elementi gravi che possono incidere sulla vita dei figli. Così, conviene parlare prima con i figli, informandoli prima di cosa sta succedendo. Quando sono molto piccoli o ci sono i classici problemi dell'adolescenza, può essere utile chiedere a un terapeuta informazioni e modalità per gestire al meglio la situazione.

I figli potrebbero essere chiamati a testimoniare con una modalità protetta. Così, conviene garantire la serenità dei piccoli, anche perché il tribunale può disporre delle visite anche nelle scuole per capire come stanno i ragazzi.