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Quale futuro per l’email marketing?

È difficile immaginare un mondo senza e-mail. Secondo le stime, più di 4 miliardi di persone avranno almeno un indirizzo e-mail entro il 2023, rendendo l'e-mail una delle forme di comunicazione più popolari del pianeta. Con una base di utenti così ampia, i team di marketing provano a capitalizzare inviando messaggi direttamente alle caselle di posta del target di riferimento (la maggior parte dei brand utilizza una qualche forma di strategia di e-mail marketing).

Allo stesso tempo i consumatori di oggi sono in grado di riconoscere immediatamente l'approccio adottato da molti venditori e di reagire con l’annullamento dell’iscrizione nel caso in cui i contenuti siano smaccatamente promozionali. 

Qual è, dunque, il futuro dell’email marketing?

Oggi le aziende di marketing offrono ai propri clienti servizi di lead generation per acquisire contatti interessati, ma altre novità sono in arrivo nel prossimo futuro. Scopriamone alcune insieme.

L’intelligenza artificiale nell’email marketing

Oggi stiamo assistendo ad un costante sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, e questo avrà risvolti in tutti i settori, anche nell’email marketing.

I progressi di queste tecnologie hanno reso possibile l'automazione del marketing, adattando i messaggi sulla base dei dati forniti dai clienti.

L'intelligenza artificiale porterà all'email marketing funzionalità nuove e migliorate che non solo garantiranno campagne conformi alle normative sulla privacy, ma forniranno anche ai proprietari di piccole imprese gli strumenti per creare campagne di email marketing senza avere bisogno di grandi budget.

L'intelligenza artificiale automatizzerà e migliorerà molti aspetti della pianificazione e della gestione della posta elettronica. Ad esempio, potrà eseguire rapidamente test A/B dispendiosi in termini di tempo, oltre ad ottimizzare sia i tempi di invio sia la personalizzazione basata sui dati demografici e sul comportamento predittivo.

La personalizzazione del futuro

Indipendentemente dal fatto che una strategia di email marketing si rivolga a individui o altre aziende, una cosa rimane certa: le persone vogliono soddisfare delle specifiche esigenze.

Prendiamo in considerazione la nostra personale casella di posta elettronica per un momento. Se riceviamo un'email che sembra eccessivamente promozionale o non correlata ai nostri interessi, è più probabile che la eliminiamo o la contrassegniamo come spam piuttosto che leggerla.

Per creare una campagna di email marketing, quindi, è fondamentale che il messaggio superi questo semplice test. Le persone si limitano ad aprire e reagire alle e-mail che sono pensate appositamente  per loro, ma includere il loro nome all’inizio della mail non è sufficiente.

Occorre, quindi, passare alla fase successiva, ovvero personalizzare l'e-mail in base al sito web visitato di recente, ai nostri interessi o alle attività che abbiamo svolto di recente. Questo senso di familiarità crea fiducia, che, soprattutto al giorno d'oggi, è la chiave per creare una relazione.

Email interattive

Oggi, i servizi di posta elettronica sono generalmente relegati a una specifica applicazione o indirizzo web, ma gli esperti di email marketing ritengono che nei prossimi anni le e-mail interattive saranno il nuovo trend e annoveranno nuove funzionalità, come i contenuti video allettanti, le call to action interattive e la messaggistica istantanea all’interno delle e-mail.

Questi cambiamenti porterebbero a nuove campagne di email marketing, con un maggior coinvolgimento dei clienti e un incremento delle percentuali di clic. In combinazione con la tecnologia dell’intelligenza artificiale, i componenti interattivi potrebbero trascinare i contenuti generati dagli utenti nelle e-mail, creando storie più avvincenti e aumentando i tassi di lettura e coinvolgimento.

Crescente attenzione alla privacy

Nel prossimo futuro, aumenterà l’attenzione per il rispetto della privacy: la tendenza è già tracciata, con le istituzioni che si sono impegnate attivamente per tutelare il più possibile i consumatori (ne è un esempio la decisione del Garante della privacy di stoppare l’uso di Analytics). I brand non potranno più farne a meno: per conquistarsi la fiducia dei potenziali clienti, dovranno fare sentire i contatti protetti e sicuri e, probabilmente, dovranno rivedere le fasi di monitoraggio e di studio dei comportamenti dei propri clienti, reali e potenziali.