Quando uomo significa distruzione
Come ben sappiamo la natura è fonte di vita. Essa ci dona tanto, ci consegna tantissimo e allo stesso tempo è capace di farci sognare. Le oasi naturali sono un qualcosa che da quando siamo al mondo guardiamo e ammiriamo ma purtroppo, ogni giorno che passa, la mano dell’uomo la sta distruggendo sempre più.
Ma tralasciando quelle che possono essere le azioni quotidiane che vengono effettuate dal cittadino le problematiche da dovere analizzare sono molto più ampie e molto più complesse. Siamo noi i primi, per esempio, ad utilizzare oggetti che nel loro vivere quotidiano inquinano e tendono nel loro piccolo a compromettere l’equilibrio naturale delle cose. Magari non ce ne accorgiamo, anzi sicuramente è così, ma i danni che l’uomo sta apportando alla natura sono e saranno irreversibili. Un esempio? Pensiamo allo scioglimento dei ghiacciai che stanno annichilendo flora e fauna dei paesi scandinavi con l’habitat naturale delle cose che ormai tanto naturale non è.
Ed è inutile girarci intorno o lanciarsi la palla infuocata di mano in mano: la colpa è solo nostra e dobbiamo semplicemente vergognarci di quello che stiamo facendo.
Ma quali sono le fonti di inquinamento?
Ogni giorno in tv o in radio ascoltiamo documentari che parlando di questo famigerato inquinamento: ma quali sono le sostanze che immettiamo in natura e che la stanno distruggendo? A primo acchito se proviamo a porre la domanda a grandi e piccini la prima risposta che ci viene data è quella che associa l’inquinamento solo ed esclusivamente all’atmosfera. Ma non è affatto così.
Attenzione questo non significa che l’aria non è compromessa, anzi il contrario, ma quando parliamo di inquinamento parliamo di tanto altro come per esempio acqua e terra.
Alcuni si domanderanno: anche loro sono inquinate? Assolutamente si. Pensiamo semplicemente a tutte quelle sostanze non biodegradabili che gettiamo in acqua e che mettono in pericolo i pesci ma non solo oppure pensiamo all’opera sempre dell’uomo che per qualche migliaio di euro in più sotterra barili di materiale radioattivo sottoterra. Il risultato? È che noi mangiamo i frutti di quelle terre, gli animali mangiano i frutti di quelle terre e le piante si nutrono di quelle terre. Risultato? Tutti malati, tutti infettati, tutti con i giorni contati. Andatelo a dire ai giovani casertani malati di tumore a dieci anni, oppure andatelo a dire alle madri degli stessi quanto fa schifo l’uomo…
Cosa invece possiamo e dobbiamo fare
L’uomo, nel suo piccolo, può fare ben poco L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di sensibilizzare tutto e tutti sin dalla fascia di età più piccola: magari mediante corsi sulla gestione dei rifiuti (a tal proposito vi rimandiamo a Novaecologica) che riguardano non solo uomini adulti e ‘compassati’ ma anche e soprattutto giovani.
Sono loro infatti che possono fare qualcosa. Sono loro quelli che devono fare qualcosa.
Se infatti analizziamo quanto fatto dall’uomo ad oggi possiamo solo metterci le mani tra i capelli e dobbiamo essere bravi, forti e tenaci a far passare un messaggio differente. Un messaggio di rispetto per chi ci ha messo al mondo, per chi ci nutre e ci rispetta.
Cosa, ahimè, che non facciamo proprio…