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Una vacanza ad Olbia: Cosa fare e cosa vedere

Olbia è una delle città sarde più belle, in quanto ricca di attrazioni e con un mare cristallino. Ogni anno milioni di turisti scelgono infatti di visitare la Sardegna, con le sue belle spiaggie e paesaggi. Il mezzo migliore per raggiungere l'isola sarda è attraverso uno dei tanti traghetti disponibili per la Sardegna: con il mezzo di mare si può ottimizzare la spesa del viaggio e portare con sè anche la propria auto.

Qui sotto vengono elencati alcuni luoghi da visitare durante il proprio soggiorno ad Olbia:

– Parco Fausto: il Parco Fausto è il polmone verde di Olbia che può essere esplorato in tutta sicurezza, poichè monitorato 24 ore su 24.
Ha ben quattro ingressi, apre alle ore 9:00 e chiude alle 20:00 durante i mesi invernali e alle 22:00 durante quelli estivi.
Qui è possibile praticare sport (vi sono un campo da calcio, uno per le bocce, dei campi da tennis e un anfiteatro), fare delle rilassanti passeggiate o pic nic tra piante mediterranee e le quattro fontane ornamentali.
Bisogna però sapere che, per ragioni di igiene e sicurezza pubblica, è vietato l'ingresso ai cani.
Inoltre l'anfiteatro è spesso luogo di concerti e manifestazioni di varia natura organizzati con il benestare del Comune;

– Castello di Pedres: antica costruzione posta su una rocca di 89 metri realizzata tra il 1296 e il 1322.
Sono presenti ben due recinzioni: la prima, di forma quadrata, aveva lo scopo di proteggere un'ampia area del colle, mentre la seconda è stata costruita per funzioni meramente abitative.
Sebbene il Castello di Pedres sia visibitabile in qualunque orario, è vivamente sconsigliato recarsi quando vi sono forti soffi di maestrale;

– Chiesa di San Paolo: edificio situato in Via Cagliari e aperto tutti i giorni dell'anno.
È stato fatto costruire nel XVIII secolo, ha una forma a croce, in quanto costituito da una parte centrale più tre cappelle.
Qui si trovano i due simboli della città, ossia la cupola con maioliche policrome e il campanile di forma quadrata totalmente rivestito di marmo.
Ma non finisce qui: all'interno della chiesa vi sono degli affreschi raffiguranti la Via Crucis, della preziosa argenteria e due statue di legno settecentesche in onore di San Francesco e del Sacro Cuore;

– Pozzo Sacro: è una delle testimonianze archeologiche più importanti del gallurese e rappresenta appunto un pozzo dove tra il XV e il XIII secolo a.C. venivano svolti dei rituali religiosi per celebrare l'acqua.