Dai virus al furto dati: da cosa ci difende la sicurezza informatica oggi
La sicurezza informatica è oggi una priorità per le aziende perché una mancata organizzazione su questo processo potrebbe provocare danni economici all'azienda e mettere a rischio la sicurezza di dipendenti e clienti. Per questo sarà necessario rivolgersi a personale qualificato per la gestione di questa delicata situazione e, lato occupazionale saranno sempre più richieste competenze della laurea magistrale in ingegneria informatica per contrastare gli attacchi informatici. La facoltà di ingegneria informatica è accessibile anche online iscrivendosi ad atenei telematici come Unicusano. In questo modo la formazione può avvenire on demand e, nel frattempo, si può iniziare anche a fare pratica con la professione.
Cos'è la sicurezza informatica
Prima di verificare con i dati l'importanza di tutelare la propria sicurezza online è doveroso chiarire cos'è la sicurezza informatica. Spesso infatti si ritiene un aspetto poco incisivo sulla nostra sicurezza di navigazione sul web. In realtà è un aspetto prioritario sia per aziende sia per privati e non riguarda solo le password dei profili social o delle mail, ma è l'applicazione di una serie di accortezze di tipo specialistico per tutelare le informazioni sensibili di ognuno.
La sicurezza informatica è dunque la pratica che permette di proteggere i sistemi di rete da eventuali attacchi digitali provenienti da dispositivi esterni che tentano di intrufolarsi in software, siti, mail e identità digitali mediante virus o furto di dati attraverso sofisticate applicazioni progettare ad hoc.
Cybersecuirty: i dati
La sicurezza informatica dovrebbe essere al primo posto tra gli investimenti digitali in Italia, anche perché si registrano costanti attacchi alla rete istituzionale del paese, come il recente attacco hacker da parte della Russia al sito del Viminale. Eppure i dati non sono molto incoraggianti su questo fonre e allontanano l'Italia dagli altri paesi del G7. Gli investimenti in Cybersecurity rappresentano infatti lo 0,10% del PIL.
Il 67% delle aziende rileva però un aumento di tentativi di attacchi haker e il 61% ha aumentato il budget destinato alla sicurezza informatica. Quest'ultima considerazione ha avuto come conseguenza che il 53% delle impresa ha uno Chief Information Security Officer e nell'80% delle imprese esiste un paino di formazione strutturati sui rischi di attacco.
Come difendersi dagli attacchi informatici: L'azione più importante è sicuramente quella di attivare un piano di prevenzione degli attacchi e un sistema di difesa dei dati più importanti.
All'interno dell'azienda è inoltre fondamentale istruire i collaboratori in merito a tutte le attività di prevenzione dei possibili attacchi, che partono dalla scelta oculata delle password di accesso alla mail aziendali alla sicurezza di navigare in siti sicuri e di iscriversi a piattaforme a loro volta dotate di sistemi di sicurezza e protezione dei dati affidabili. Dai dati del rapporto annuale del Clusit, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, emerge che la tecnica più utilizzata in Italia è quella del malware, utilizzata nel 53 % dei casi con impatti gravi o gravissimi nel 95% dei casi, a ulteriore conferma che c'è bisogno di maggiore consapevolezza sui rischi di alcune pratiche che possono sembrare innocue, ma che invece possono nascondere attacchi che compromettono il sistema di sicurezza.